Donne in “Campana”

E’ molto difficile esprimere il sentimento “corale”, i pensieri e le sensazioni di un gruppo di persone che hanno in comune un interesse, una passione come può essere quella di suonare le campane insieme. In occasione del 50° Raduno Nazionale dei Campanari che si è svolto ad Arrone il 28 e 29 agosto del 2010 sono state molte le occasioni di incontro, conoscenza, condivisione e divertimento, ma soprattutto numerosi gli spunti di riflessione sia a livello sociale, che culturale. Appassionati e studiosi di campane, professori universitari, antropologi, campanari  da ogni parte d’Italia sono intervenuti a questo bellissimo evento, e noi donne che eravamo addette all’accoglienza di tutti abbiamo avuto la fortuna di poter vivere da vicino tutta questa umanità, cosi variegata, ma a tal punto accomunata dalla passione campanaria che ne siamo state “investite” fortemente! Inoltre siamo state colpite dalla grande rappresentanza maschile di campanari e, quasi per caso, durante la nostra piccola maratona, ci siamo guardate e abbiamo deciso di formare un gruppo femminile di campanare, dato che i nostri mariti, amici, figli, conoscenti ormai da tempo ad Arrone sono dediti a questo officio! A distanza di pochi giorni dalla fine del Raduno abbiamo convinto il Presidente e gli altri componenti del GCA a farci da guida per apprendere questa straordinaria arte di suonare i sacri bronzi. Ciò che possiamo descrivere è: l’euforia nell’affrontare la salita al campanile, arrivare “tutte” col fiatone in cima, ed essere accolte dal sorriso degli altri, impegnati ad insegnarci; la sorpresa nello scoprire che le campane si suonano anche con i piedi e non solo tirando una fune; l’emozione e l’adrenalina che si prova ogni volta che si sale sulla trave per suonare il campanone ed i brividi che ti percorrono mentre il suono delle campane ti avvolge e coinvolge e si ha davanti agli occhi il panorama visibile dalla cella campanaria; la gioia di sperimentare le melodie impensate delle campanelle; la consapevolezza che, nonostante le difficoltà di ascoltare e farsi ascoltare, la voce delle campane parla per noi ed ogni volta che suoniamo siamo in comunicazione con noi stesse e con gli altri. Durante questo anno di sonate, per i diritti umani, per le manifestazioni civili, per i riti religiosi, per le feste, noi donne abbiamo levato le nostre piccole voci grazie a questi meravigliosi strumenti, facendo però sempre estrema attenzione, perchè come ci hanno insegnato, quando si suona bisogna stare “in campana”!

Le campanare di Arrone

 


La Suonata “A Bicchiere”:

Le suonate “A Distesa”:

 

 

 

I commenti sono chiusi.